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COS'E' L'AREA TECNICA DI FIAB
Dal 1989, quando è stata fondata, la FIAB pubblica e fa circolare materiale di natura tecnica, promuove convegni e seminari, momenti di studio e approfondimento, riunisce professionisti (propri o esterni) e volontari "professionalizzati", coinvolge sui propri temi progettisti, studi professionali, università o amministrazioni pubbliche.
Il problema della "scarsità" di materiale tecnico (su temi quali ad es. la mobilità ciclistica, la moderazione del traffico, le reti cicloturistiche) è andato progressivamente risolvendosi (anche grazie alla FIAB). Resta tuttavia l'esigenza di far conoscere e diffondere la documentazione che è stata realizzata e di presentare nuovi originali contributi.
Si è provveduto a riordinare e classificare per argomenti tutte quelle segnalazioni che in questi anni si sono un po' disordinatamente "accumulate" nel sito principale della FIAB (www.fiab-onlus.it), oltre ad altre nuove proposte da tecnici ed esperti della FIAB.
Il Gruppo Tecnico FIAB è composto da diverse figure professionali che, per esperienza o attività lavorativa, sono depositari e coltivano “sapere tecnico” di particolare utilità per la promozione della mobilità ciclistica.
I membri del Gruppo Tecnico sono disponibili e interessati allo scambio reciproco delle conoscenze e a metterle disposizione della FIAB e in generale dei soggetti sociali, economici, culturali e istituzionali che alla FIAB fanno riferimento come ente di particolare competenza in materia di mobilità ciclistica, nell’ambito della “protezione ambientale” e della “comprovata esperienza nel settore della sicurezza stradale”
ECCO QUALCHE SPUNTO
Quaderno 7 "La Moderazione del Traffico"
E' interamente dedicato alla "moderazione del traffico" l'ultimo numero, il settimo, della collana dei quaderni tecnici del Centro Studio FIAB "Riccardo Gallimbeni", destinato particolarmente ad amministratori pubblici ed a progettisti italiani.
La pubblicazione di 92 pagine, ricca di foto e di schemi tecnici, composta da una trentina di articoli redatti da 20 autori, italiani e stranieri, è stata curata dall'Ing. Marco Passigato, coordinatore dell'area tecnica della FIAB.
Le buone pratiche illustrate e descritte nel Quaderno dimostrano che un nuovo approccio con un occhio attento alla sicurezza di chi sceglie di muoversi a piedi e in bicicletta, ma anche alla qualità urbana delle nostre città, è possibile solo se pensiamo alla strada come allo spazio esterno della nostra abitazione.
Da una parte una ridistribuzione dello spazio pubblico quando le dimensioni e il contesto lo consentono, dall’altro una condivisione dello stesso spazio con la massima garanzia di sicurezza per tutti gli attori della strada sono azioni che vanno nella direzione di una riduzione drastica dell’incidentalità che è il vero valore che dobbiamo difendere, considerato che è proprio in ambito urbano che si concentrano il maggior numero di sinistri dagli esiti molte volte drammatici. Clicca sull'immagine per ulteriori info.
Quaderno 8 - Sicurezza Stradale
Il quaderno intende essere sia un approfondimento che un vademecum sulle principali problematiche relative alla sicurezza stradale con particolare focus sull’utenza non motorizzata della strada.
L’argomento è affrontato partendo da un’analisi globale dello sviluppo dell’incidentalità nel mondo, in Europa ed in Italia per poi approfondirne le peculiarità che ci contraddistinguono.
Vengono analizzate le possibili politiche in ordine di efficacia, senza tralasciare le tematiche più spinose.
L’analisi viene contestualizzata nell’attuale percorso di sviluppo normativo, cercando di ipotizzare e promuoverne l’evoluzione, anche al fine di contrastare il fatalismo che ha spesso bloccato la capacità di autodeterminazione nel nostro paese.
Al contrario possiamo e dobbiamo farci carico di un ambiente e di una società migliori, della quale una mobilità sana e sostenibile sia parte rilevante.
Il quaderno è stato pubblicato e distribuito in occasione degli Stati generali della Mobilità nuova tenuti a Bologna dal 10 al 12 aprile 2015.
Bici Plan
Per un percorso ciclabile ci si riferisce ad un tracciato su corsia riservata od in promiscuo con le automobili che garantisca comunque un sufficiente grado di sicurezza. Le piste ciclabili invece sono percorsi particolari, dedicati alla mobilità ciclistica come definito dal DM 30 novembre 1999, n. 557 Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili.
Il Bici Plan È un piano programma della mobilità ciclistica di medio periodo che individua i principali percorsi ciclabili da realizzare con la loro tipologia, priorità e gerarchia. Promuove il marketing dell’uso della bicicletta, individua obiettivi, strategie, azioni e forme di monitoraggio.
Ciclo Parcheggi
I ciclo parcheggi sono il primo servizio da offrire a coloro che si muovono in bicicletta. Le funzioni del ciclo parcheggio sono di dare ordine alle biciclette che altrimenti verrebbero agganciate a tutti i pali e le recinzioni dei dintorni diventando spesso ostacolo ai pedoni. Il ciclo parcheggio di qualità come ad esempio il “modello Verona” deve avere la possibilità di legare con facilità il telaio della bici alla struttura del ciclo parcheggio, questo per evitare che la bicicletta possa essere facilmente asportata. Le rastrelliere – ciclo parcheggio che non presentano questa caratteristica spesso sono boicottate dagli utilizzatori che preferiscono, per sicurezza, agganciare le proprie bici a pali o recinzioni presenti in zona.
Intermodalità
L’intermodalità va considerata sotto i due aspetti: portare la bici su altri mezzi e scambiare la bici con altri mezzi. Il tema dell’interscambio modale confortevole, facile, in luoghi gradevoli e sicuri è il primo elemento che favorisce l’ intermobilità, anche nei più comuni interscambi che non prevedono la bici come nelle periferia tra auto e Trasporto Pubblico Locale, o più banalmente tra la fase pedonale ed il TPL alle fermate dei bus.
Le ciclo stazione ove sia possibile parcheggiare la bici in forma custodita, ripararla se necessario, oppure noleggiarla per più giorni o per pochi minuti, bike-sharing, iniziano ad essere diffuse e sono ormai consolidate in molti paesi europei.
Traffic Calming
La moderazione del traffico (Traffici Calming) oltre a ridurre la velocità dei veicoli, ha la finalità di aumentare la convivenza tra pedoni, ciclisti e autoveicoli garantendo situazioni di sicurezza stradale per tutti. L’obiettivo indiretto, ma il più importante, è fare in modo che attraverso una maggiore sicurezza stradale per le utenze deboli si arrivi ad una diversa ripartizione modale con meno auto e più bici e più pedoni.
I provvedimenti di moderazione del traffico cominciano ad essere abbastanza diffusi nel nord Italia, mentre lo sono ancora poco nel centro-sud della penisola. Zone 30, Isole Ambientali, Zone Residenziali sono l'idea di una Città più vivibile, sana e sicura, per tutti, pedoni, ciclisti, dove primeggia come modilità il TPL e il Car Charring.
Piste Ciclabili del Ponente Ligure